– Tecnica 2P/B
Il termine 2P/B significa Passo, Postura, Braccio, Bastoncino. Sono i “Quattro Elementi” su cui questa dinamica si basa.
Le lezioni si svolgono ristabilendo da prima i criteri per un cammino corretto, successivamente vengono inseriti i bastoni. Questi devono essere utilizzati obbedendo a degli assiomi ben precisi per il quale buon apprendimento occorre l’esperienza e la preparazione di un Istruttore formato dalla Associazione Nordic Fitness Italiana (ANI – www.nordicwalking.it) diretta dal fisioterapista osteopata Fabrizio Lorenzoni.
La Tecnica 2P/B deve essere distinta da tutti gli altri utilizzi dei bastoni. Il settore del Nordic Walking si distingue infatti in due grandi branche:
– Sauvakevily (o Nordic Originale o Finlandese): è il Nordic agli albori che prevede l’uso dei bastoni a braccia piegate come fanno i fondisti. Tecnica questa assai impattante per le articolazioni nonché causa di un peggioramento di eventuali discopatie preesistenti. L’aspetto “forte” di questa tecnica è l’estrema semplicità di apprendimento nonché di insegnamento (per questo motivo è quella più proposta in assoluto).
– Nordic 2P/B: è il Nordic con applicate le regole del cammino corretto. Studiato da professionisti del settore fisioterapico e osteopatico ha la caratteristica di mantenere un braccio disteso. Questo aspetto permette di svolgere sulla nostra persona un’ottima rieducazione posturale, lo scioglimento delle contratture muscolari di schiena e collo, di ridare forma e delicatezza alle curve del nostro corpo, per far perdere peso in maniera veloce e senza affaticarsi eccessivamente (è stato ribattezzato anche come “Bradip Nordic” appunto per la sua movenza lenta e ampia. Il tutto ovviamente può essere velocizzato rendendo l’attività assai performante). Luogo di esecuzione….OVUNQUE! Dalla collina alla montagna, dai percorsi urbani ai percorsi più impervi negli impluvi.
In maniera ancor più specifica i benefici del Nordic 2P/B sono i seguenti:
– Rieduca Posturalmente grazie al nuovo assetto che diamo al nostro cammino;
– Predilige il consumo di grassi grazie all’interessamento del 90% dei muscoli durante il cammino;
– Alleggerisce il carico sulle articolazioni di bacino, ginocchia e caviglie (adatto quindi a chi ha delle protesi, a chi soffre di artrite o artrosi, a chi è in sovrappeso);
– Non affatica il cuore (attività Low Impact);
– Favorisce la circolazione linfatica migliorando le difese immunitarie;
– Stimola in maniera marcata, più di qualsiasi altra attività motoria, l’uso delle scapole in posteriorità e la rimessa in funzione dei linfonodi sottoscapolari; quindi estremamente indicato per chi ha subito interventi di mastectomia con asportazione dei linfonodi ascellari;
– La correzione dell’appoggio del piede a terra migliora la circolazione sanguigna riattivando il “cuore della gamba” e quindi impedendo la formazione di vene varicose o impedendo che esse peggiorino se già presenti;
– Permette di distendere e rilassare la muscolatura del collo, la muscolatura lombare e delle spalle (zone messe in sofferenza soprattutto da lavori sedentari);
– Permette l’idratazione dei dischetti intervertebrali, quindi, il blocco di una eventuale degenerazione di ernie preesistenti;
– Grazie al movimento marcato delle spalle riattiviamo la muscolatura del bacino e quindi decomprimiamo il nervo sciatico;
– Grazie al movimento di apertura delle spalle permettiamo l’allungamento e la distensione del piccolo pettorale e quindi la decompressione del nervo mediano;
– In breve tempo daremo una nuova forma al proprio corpo, rendendolo più tonico e armonico (questa attività scolpisce il corpo in modo spettacolare);
– Migliora la propriocezione e l’autostima di sé;
– Permette di riequilibrare gli squilibri provenienti da una attività sportiva asimmetrica e di potenza;
– Ristabilisce le curve fisiologiche della colonna vertebrale.
Adesso però… basta leggere, è il momento di muoverci!